Settimo posto in gara 2. È il risultato del pilota del Barni Racing Team Xavi Forés sul circuito di Jerez, teatro del penultimo round del Motul FIM World SBK.
Davanti al suo pubblico lo spagnolo ha fatto un passo avanti rispetto a gara 1, dove aveva chiuso al nono posto, ma ancora una volta una bandiera rossa lo ha penalizzato.
Scattato dalla sesta posizione Forés è partito bene e dopo il primo giro è transitato terzo sul traguardo. Come già successo ieri, però, la gara è stata interrotta con una bandiera rossa - causata dall'incidente di Davies (Ducati) e Laverty (Aprilia) - e la procedura di partenza è stata ripetuta. Al via Forés ha avuto un altro buono spunto, ma non è riuscito a restare a contatto con il gruppo di testa ed è sceso in settima posizione.
Dopo aver tenuto un passo regolare, nel finale il pilota del team bergamasco è riuscito a resistere agli attacchi di Giuntoli (Kawasaki) ed è transitato settimo sotto la bandiera a scacchi. Il week end spagnolo del Barni Racing Team si chiude con un bottino di 16 punti, che consentono a Forés di salire a quota 185, settimo nella classifica generale.
Marco Barnabò, Principal Manager
«Sono soddisfatto di come sono andate le due gare, anche se nel week end non siamo stati fortunati con la bandiera rossa. Venerdì eravamo partiti con il piede sbagliato, poi siamo riusciti a sistemare la moto in pochissimo tempo. Per questo sono molto contento del risultato, alla fine Xavi è riuscito a guidare bene e ad andare forte. I complimenti vanno al pilota ma anche a tutto il team».
Xavi Forés, #12
«Oggi è andata meglio rispetto a ieri, purtroppo la bandiera rossa ci ha penalizzato anche in gara 2, ma posso dire di essere contento. A inizio gara avevo il passo dei piloti ufficiali mentre nella seconda parte, nonostante il mio ritmo fosse un po' calato, sono riuscito a tenere a distanza il resto del gruppo. Pensavo di riuscire a terminare la gara un po' più vicino ai primi ma la cosa importante è essere riusciti a sistemare la moto, che è molto migliorata rispetto a gara 1. Adesso pensiamo al Qatar».